La sacra quercia di Dodona, in Epiro |
Chissà se, in tempo di crisi, i politici
dell’Unione Europea, prima di emettere le loro severe sentenze hanno mai
pensato di fare un breve viaggio in quel sacro bosco fra le montagne e i limpidi torrenti dell’Epiro?
Parlano
oggi fra loro, in Giappone, alberi e arbusti della stessa specie. Lo sostiene
Yoshiyuki Miwa, professore della Waseda University di Tokyo, che qualche tempo
fa ha registrato gli impulsi bioelettrici emessi in sincronia dalle radici di
gruppi di piante vicine. Un confabular gentile prima del tramonto.
In
attesa di saperne di più, ecco il ricordo pieno di sole di una giornata nella
Grecia arcaica. Con me c’erano, gentili compagni di vacanza, mio marito Giorgio
e mio cognato Riccardo. Il primo, al solito, s’arrampicava su ogni scoglio, su ogni parete
rocciosa, il secondo cercava selci e orme millenarie negli uliveti.
I fiori della Sternbergia lutea carezzati dal sole |
Anche
se sono trascorsi molti anni, quel posto è rimasto così vivo sulla mia pelle e nei miei occhi che ve lo voglio raccontare.
A
Dodona, a meno di due ore da Parga, ai piedi di una collina screziata dai fiori dorati della Sternbergia lutea,
una bulbosa che fiorisce in tarda estate, si apre all’improvviso il più antico luogo di culto della Grecia, con uno
splendido teatro affacciato sulla verdissima pianura sottostante, edificato nel III secolo A. C.
Lì
accanto gli archeologi
hanno scoperto la casa dell’oracolo e l’altare sacro a Zeus, frequentati sin dal II millennio A. C.
hanno scoperto la casa dell’oracolo e l’altare sacro a Zeus, frequentati sin dal II millennio A. C.
Il magnifico teatro di Dodona, III secolo A. C. |
Un bosco sacro, dunque, dove si veniva a interrogare l’oracolo, che interpretava i responsi prima nel volo dei colombi e successivamente nel fruscio del vento tra le foglie della quercia.
La casa dell'oracolo di Zeus |
Narra
la leggenda che con il legno delle querce di Dodona, oltre che con i pini del
Monte Pelio, nel sud-est della Tessaglia, fu costruita la nave degli Argonauti. Un grande veliero che aveva il dono
della parola.
Una
quercia profetica a Dodona c’è ancora. Se ci andate, sedetevi sui muretti caldi
di sole e chiedete lumi all’albero del destino su i vostri dubbi, le vostre ansie, i
vostri desideri. Proprio come i credenti che giungevano da ogni parte del mondo antico per trovare risposta alle loro inquietudini.
Veduta di Ioánnina fra i minareti e le chiese cristiane di rito greco-ortodosso |
Le
piccole targhe bronzee conservate al Museo Archeologico di Ioánnina, del resto,
hanno molto da raccontare sul curioso rapporto, concreto e senza mediazioni, che si
stabiliva fra i postulanti e l’oracolo.
Le
richieste, molto precise, riguardavano la vita quotidiana, i commerci, gli
scambi, i piccoli furti di bestiame.
Delizioso altorilievo del Museo di Ioánnina |
Ma non mancavano questioni più intime, legate al mondo degli affetti e della famiglia.
Come questa: «Lyssanias chiede
se il bambino che
cresce nel ventre di Nyla è veramente il suo».
Nella domanda all’oracolo ecco
il dubbio, doloroso, umanissimo,
di un marito geloso
che domanda conforto a Zeus
per
placare il suo tormento.
Quale
responso avrà dato il vento fra
le foglie della sacra quercia?
Le
foto sono tutte di Marta Isnenghi, tranne il
tenero “Bacio” del Museo Archeologoco di Ioánnina, tratto da yellow book, Flickr.
Tags
Grecia,
Dodona, quercia, Epiro, Zeus, Unione Europea, Sternbergia lutea, archeologi, oracolo, nave, Argonauti,
albero del destino, responso.
Marta
Isnenghi ha scritto della quercia di Dodona anche nel reportage intitolato Alberi sacri e profumi solari, pubblicato su “Il Giardino fiorito” nel numero di agosto e
settembre del 1990.
Articolo molto bello. Mi sa che i tags non sono messi nella maniera giusta. Quando inserisci il pezzo dovrebbe esserci uno spazio in cui inserirli, forse si chiamano etichette. Quelli che metti tu somo testo, invece i tag dovrebbero essere cliccabili.
RispondiEliminaGrazie, domani provo.
EliminaHo messo l'alberino di Emma sulla mia pagina di google che apro con safari. Sta proprio bene.
Ciao. Bonne nuit.